Vomitino perde ancora sbagliando un calcio di rigore

messi

Si chiama Heber Roberto Lopes, compirà 44 anni il 13 luglio prossimo, di mestiere fa l’impiegato in banca: indovina, indovinello di chi sto parlando? Lo so, è una domanda delle cento pistole. Volete un aiutino? Vi accontento subito. E’ brasiliano del sud. Di Londina, il primo insediamento ovviamente inglese nello Stato del Paranà: coltivando cotone, ora gli abitanti sono diventati quasi un milione. Ci siamo, non ancora? E allora ditemelo che non siete molto preparati. Come Massimo Marinella Marianella che per Sky ha commentato questa notte la finale della Coppa America del Centenario. Tra Argentina e Cile. Dallo stadio MetLife di Nuova York che è costato un occhio della testa: 1,6 miliardi di dollari. Anche il viziatissimo Marinella infatti, che dovrebbe mettersi a dieta, altrimenti mi diventa più largo di Ciccioblack Tranquillo, che già non è un gran spettacolo da vedere sul piccolo schermo, pensava che avrebbero vinto a mani basse gli albicelesti della Pulce e del Pepita. E invece. Ma torniamo al nostro Heber Roberto Lopes. Che ora ve lo dico io chi è, altrimenti facciamo notte e mi perdo Italia-Spagna, a las seis de la tarde. Al Saint-Denis di Parigi. Arbitro il turco Cuneyt Cakir. Che, raccontano le gazzette sportive, pare che ce l’abbia con gli azzurri del Conte Antonio. Il quale, schierando le riserve contro l’Irlanda e perdendo il triste duello, ha in pratica escluso gli ottomani di Fatih Terim dagli ottavi di questi Europei sinora parecchio lagnosi. Ma soprattutto se lo ricorda molto bene la Juve di Acciuga Allegri. Alla quale Cakir negò un sacrosanto rigore per una cintura su Pogba nella finale di Champions dello scorso giugno a Berlino. Quando il punteggio era ancora di 1-1 e il Barcellona dell’intimorito Messi sembrava alle corde. Ho riperso il filo. Ma dov’è il problema? Lo riprendo al volo. Il paranense di Londina è il Pierluigi Collina del Sud America, lucido in testa come una pallina da biliardo e la faccia da schiaffi di Maurizio Crozza mentre ti piglia per i fondelli. Perfido uguale, lo stesso ghigno idiota, Heber Lopes ha diretto l’ultima corrida della Coppa del Centenario tentando in tutti i modi d’indirizzarla dalla parte di Vomitino, il campionissimo che se la fa sotto e dà di stomaco ad ogni vigilia di finale con la maglia della sua Argentina. A metà del primo tempo ha difatti espulso Marcelo Diaz per un comune fallo d’ostruzione sull’intoccabile Pulce. Ed è qui che al Cile in dieci contro undici, e più d’un’ora di partita davanti, è crollato il mondo addosso. Ma la squadra del Tata Martino è la nazionale di successo più perdente della terra. E così, prima del riposo, Marcos Rojo ha pensato bene di beccarsi anche lui il rosso. Il resto, dopo i supplementari, è stata invece tutta farina del sacco di Leo Messi e Lucas Biglia che dal dischetto hanno completato la frittata. Sotto gli occhi di Lopes che non poteva ormai fare più niente. Un rigore alle stelle e un altro in bocca a Claudio Bravo, capitano dei bicampioni delle Americhe e portiere proprio del Barcellona. Povero Vomitino. La terza finale persa in due anni. Sì, forse è proprio meglio che si ritiri dalla nazionale e che al suo posto giochi Paolo Dybala. Anche perché Diego Maradona prima della derrota con il Cile aveva minacciato: “Se non vinciamo che non tornino a casa”. E il Pibe non scherza. E non è la Pulce. O avete ancora qualche dubbio?