Le nuove avventure di Ciccioblack: Stavolta o famo nero

diaboo

Francamente ero molto preoccupato per Ciccioblack Tranquillo che da una settimana si era rifugiato nella villa che ha in affitto per tutto l’anno nell’isola dei Conigli, a Porto Cesareo, nel Salento e si era chiuso in una stanza al buio. Senza luce e senza televisione. E non ne voleva sapere neanche di mangiare. Se non un minestrone con il cavolo nero preparato dalla sua cuoca nera dell’Alabama che da bambina, nel 1965, aveva partecipato al fianco di Martin Luther King alla marcia non violenta di Selma per il diritto al voto dei neri d’America. Questo è quanto mi hanno raccontato. Che poi sia una leggenda metropolitana, non ve lo so davvero dire. Però anche voi siete proprio dei bei tipi: vi bevete tutte le storie che s’inventa Uffa, l’avvocato della Confraternita dell’Osiris, e con me cercate sempre il pelo nell’uovo. Dopo aver comunque deliberatamente confessato d’aver percepito nel settembre del 2004 “un compenso in nero dalla Mens Sana” e pure “in un altro paio d’occasioni”, Ciccioblack era caduto in un profondo stato depressivo. Isolato dagli amici, insultato dai piccoli e vecchi fans, deriso dai senesi, almeno lo avessero fatto santo beato e martire. Come Craxi e Berlusconi. E invece niente. In verità avrebbe dovuto saperlo, caro il mio figliol prodigo, che nel Bel Paese ai reo confessi nessuno dà bada, mentre quelli che rubano sotto agli occhi del mondo non si fanno nemmeno un giorno di galera e sono sulla bocca di tutti. Però nemmeno potevo immaginare che l’avesse presa così male, nè che intorno a sé ora vedesse tutto nero. Tanto più che non glielo aveva ordinato il dottore di mettere in piazza le sue angosce private, né qualcuno si era permesso di mettere il naso nei suoi cavoli neri. Men che meno io. Che non mi sono mai sognato, lo giuro, d’invitarlo a mangiare due spaghi al nero di seppia a San Pietro in Volta da Nane o da Memo. E allora? Semplicemente Ciccioblack sperava se non altro nella solidarietà della sua confraternita e invece quelli dell’Osiris non soltanto gli hanno cantato in coro “ma sei scemo?”, ma anche una buona parte di loro è arrivata addirittura a chiedergli le dimissioni dalla presidenza dell’ex Banda sempre più divisa dalla guerra dei bottoni tra falchi e colombe, oltre che in caduta libera come del resto il partito del grande Silvio. Per questo e altri motivi, non ultimo quello della Baldini & Castoldi che gli consigliava di modificare leggermente il titolo del suo best seller da “Altro tiro, altro giro, altro regalo” a “Altro tiro, altro giro, altro nero”, Ciccioblackbook si era chiuso a chiave nella sua stanza al piano terra: di modo che non potesse buttarsi giù dal balcone. Rifiutando il cibo e la lettura dei giornali. Anche quelli di cronaca nera e persino Diabolik, della collana Nero su nero, che Mamy, la buona cuoca dell’Alabama, gli aveva infilato sotto alla porta per aiutarlo a superare questo suo periodo particolarmente nero. Nulla da fare: Ciccioblack non ne voleva sapere neanche di vedere L’uomo nero, il film di Sergio Rubini con Margherita Buy, che gli è sempre piaciuto da morire. Finché a metà di questa settimana non è sbarcato a Roma il cittì dei miracoli, Ettore Messia, mi raccomando senza enne, che l’ha convinto finalmente ad uscire di casa e a raggiungerlo nella capitale per un’intervista in esclusiva che prossimamente andrà in onda su Sky. “Però stavolta la famo strana” gli ha proposto l’allenatore che, a sentire Giannino Petrucci, ma solo lui, ha già vinto un titolo Nba con gli Spurs di San Antonio. No, “stavolta lo famo nero”, l’ha subito corretto Ciccoblack che evidentemente non sa più come fuggire dalla trappola nella quale si è cacciato e vorrebbe anche buttarla in vacca provando a fare lo spiritoso. In verità il suo umorismo nero non ha mai fatto ridere un pollo. E neanche Giovanna, la nonna del Corsaro Nero. Piuttosto il nostro eroe dovrà prima o poi, come promesso, rivelare ai suoi pochi aficionados che lo seguono ancora su “Basket Black”, al lunedì in seconda serata su Sky, in quale “altro paio di occasioni lontano da Siena” ha preso un compenso in nero. A meno che non debba anche stavolta aspettare la prescrizione del reato fiscale. (continua, le Avventure di Ciccoblack 2)