Marzorati punta alla presidenza federale: no chance

marzorati

Il lunedì stacco il telefonino e non leggo i giornali. E chi mi conosce un cincinin sa che non sto scherzando. Mi chiudo in casa e per tutto il giorno guardo in televisione le partite che non ho avuto il tempo di vedere nel week-end. Adesso per esempio Amadeus Della Valle ha segnato il suo quindicesimo punto di una prestazione eccellente e siamo a metà del terzo periodo: Milano-Trento 52-44, il mio Ricciolino 4/5 nelle triple,  abbastanza bene anche Cinciarini, della Dolomiti di Fred Buscaglia pensavo invece meglio. Non c’erano James e Nedovic, ai quali Pianigiani non avrebbe mai saputo rinunciare. Ne dite tante. E poi sarei io il matto da legare. Scrivete soprattutto un mare d’enormi sciocchezze senza nemmeno rendervene conto. Mentre se vi confesso, stanando i bandaosiris come un cane da tartufo, e ne ho già scovati ben cinquanta, che c’è sotto la cenere del fuoco, dal quale potrebbe scoppiare da un momento all’altro un brutto incendio, vi girate dall’altra parte e fingete d’ignorare il problema. Oppure vi travestite da pompieri come Grisù il draghetto e col secchiello pieno d’acqua minerale fate ridere se pensate di poter da soli domare le fiamme. Che sono alte alte alte. Più dei papaveri su un campo di grano. Che dirvi non so. So invece che tutto è scoppiato al Forum nell’ultima domenica dello scorso novembre. Armani-Vanoli è un duello punto a punto. Milano, dopo aver vinto otto giorni prima a Venezia, viene dal doppio impegno d’EuroLega con il Baskonia e il Barcellona, una vinta e una persa, ed è stanca morta. Della Valle e Nedovic sono out. Simone ha chiesto sottovoce di poter affittare una guardia americana per un paio di mesi, ma Livio Proli non ci ha sentito da quell’orecchio. Mentre Cremona con Crawford (22) e senza Stojanovic è reduce dalla sconfitta interna con la Varese di Caja (che almeno difende) e ha potuto invece tranquillamente allenarsi per tutta la settimana ai ritmi oltre tutto non sostenutissimi imposti di regola dal suo serafico allenatore con il toscanello, spento o acceso, sempre all’angolo della bocca. L’Armani cinque partite in nove giorni, la Vanoli una soltanto: la stampa di regime e la Banda Osiris, che unite fanno la guerra da anni al Livido, non lo ammetteranno mai, ma le due squadre sono quasi ad armi pari ed infatti sono ancora gomito a gomito nella volata finale. Scrive il paisà Davide Chinellato sul giornale di Mamma Rosa: “Cremona a 7’’ dalla fine mette il naso avanti (74-75) con Mathiang che vorrebbe il libero supplementare per un contatto di Brooks non visto dagli arbitri. Nel possesso successivo James attacca il ferro e trova il contatto (ancora?, ndr) con il centro della Vanoli: 2/2 ai liberi, 76-75. Ricci (1/9 nelle triple) a tre secondi si prende allora il tiro da fuori: il ferro dice no”. E per fortuna anche non sputa. Pure quel lunedì avevo visto la partita in registrata e non avevo notato nulla di particolarmente strano. Poi invece ho letto i giornali e apriti cielo. Di Sardella, Baldini e Quarta per la verità nemmeno Sacchetti ha avuto qualcosa da dire nel dopo gara: “Prossima domanda?”. Ma poi è andato a piagnucolare da papà. E papà ha chiamato il commissario Tedeschi. E Tedeschi ha telefonato a Cerebuch. Il quale ha sospeso per due turni i tre fischietti e pure l’osservatore Borroni che nell’arbitraggio del Forum non ci aveva trovato proprio niente di scandaloso. Fatto sta che quando Proli l’è venuto a sapere per tutelarsi ha contattato Lamonica. Che a sua volta gli ha consigliato Aronne. Che è diventato il nuovo consulente della Lega per il settore arbitrale. Che la Lega non ha ancora annunciato, ma ha già messo sotto contratto. Questo è stato il film dell’orrore che non mi sono sognato e che prima o poi vi dovrà raccontare anche la Gazzetta. Scommettiamo? Facendo ovviamente lo gnorri. Parassita del cavolo. E cercando di non pestare i piedi ai potenti. Scusate: ma chi prende le difese allora degli arbitri? Solo io? Bene. La cosa non mi spaventa. Però resta il fatto che quel che ho scoperto ai piani alti del Palazzo è davvero molto grave. Oggi ho visto anche il derby di A2 tra Casale e Biella e, di riflesso, sono venuto a sapere che Treviso ha perso a Udine e quindi per la Fortitudo il ritorno in serie A è ormai solo una questione di tempo. Applausi anche a Bergamo che ha chiuso il girone d’andata al primo posto nell’altro girone e in particolare al mio Tigre nel motore, alias Sandro Dell’Agnello, del quale troppo in fretta vi eravate dimenticati. A domani. Non prima di regalare a Mamma Rosa la news quotidiana che non la farà dormire di nuovo la notte: Pierluigi Marzorati (nella foto) va in giro dicendo che si candiderà alle prossime elezioni di presidente federale in alternativa a Giannino Petrucci. Auguri. Ma la battaglia (politica) è persa in partenza se non hai i comitati regionali dalla tua parte. E il grande Pierlo non ha dalla sua nemmeno forse la Lombardia.