Ma perché il basket sta così tanto sulle palle alla Rai?

Nemmeno Aldo Grasso, che sembra un uomo tutto d’un pezzo, ha resistito al fascino dei Mondiali femminili arrivando a sostenere una sciocchezza e cioè che il calcio raccontato dalle donne di Raiuno non è penoso come le telecronache dei maschi. Che sono poi radiocronache come sostiene da anni. Nelle quali si parla sempre troppo, e questo lo dice anche la Tigre, e “i commentatori spesso s’ingarbugliano in un eccesso di spiegazioni tecniche” e credo ce l’avesse soprattutto con Riccardo Trevisani e Lele Adani. Concordo. Però da qui a preferire Tiziana Alla e Patrizia Panico, con Giorgia Cardinaletti da bordo campo, a Fabio Caressa e Beppe Bergomi, che sferruzzano a maglia su Sky, ce ne passa e mi sembra un cincinin esagerato. Difatti il numero uno dei critici televisivi si è corretto subito nella sua manchette di penultima pagina del Corriere ammettendo che per la verità la Panico “interviene di frequente e non sempre in maniera appropriata”. Molto meglio Carolina Morace. Mentre Alessia Tarquinio, per quanto brava, ha una voce metallica che t’infastidisce peggio della mia, ma io neanche più respiro quasi dal naso (chiuso) e poi non vado mica in televisione. Come la nostra pallacanestro che avrà tutti i difetti di questo mondo, ma che non merita d’essere trattata peggio di Cenerentola. Che almeno una volta nella vita è andata a palazzo e ha ballato col principe azzurro. Mentre la finale-scudetto tra la Reyer di Brugnaro e il Banco di Sardara pure stasera deve ringraziare la Rai se – bontà sua – non l’ha sbattuta come martedì sulla quarta rete che non vede nemmeno un condannato a morte che (le) preferisce piuttosto la sedia elettrica. E’ anche vero che pure giovedì gli ascolti per gara sei tricolore in Sardegna sono stati ridicoli: 468.312 telespettatori in totale e appena 99.659 su Eurosport. Neanche centomila. Pur con Guido Bagatta. E non c’era il calcio tra i piedi: né l’under 21 azzurra, né la nazionale di Milena Bertolini che proprio martedì su Rai Uno contro il Brasile è stata seguita da oltre sei milioni d’italiani. Un vero sproposito. E ve lo dice uno che non è né sessista, né misogino. Però se questo, inferiore al mezzo milione, è stato il record d’ascolti stagionale, mi spinge a due parallele conclusioni. La prima è che la pallacanestro nel BelPaese è proprio nella merda e si vende malissimo se al massimo finisce nel sottoscala di Raisport. Con Ugo Fantozzi e il ragioner Filini. La seconda è che sta davvero sulle palle alla Rai che manda in onda sulle reti ammiraglia la pallavolo o la Carlucci con Ivan Zazzaroni, ma mai il basket che chissà perché ha in odio. Eppure la schiacciata dell’altro giorno di Tyrus McGee in faccia a Mitchell Watt, che vi ripropongo nella foto, ha fatto il giro del mondo e non è neanche paragonabile alla tripletta che Cristiana Girelli ha segnato di culo alla Giamaica su un calcio di rigore ripetuto o con la coscia o con la guancia o col rossetto o forse mi sbaglio? Chiedo scusa per le parolacce, ma sono proprio incazzato. E me ne vado allo spettacolo del Taliercio. Dove oltre tutto stasera non farà neanche caldo. E lo scudetto lo vincerà o Venezia o Sassari. Mentre che l’Italia dei gasati del pallone affronti contemporaneamente il Belgio su Raiuno per l’Europeo degli under 21 sapete cosa vi dico? Non mi registro nemmeno la partita di Reggio Emilia augurandomi che gli azzurrini domani partano anche loro per le vacanze al mare così la tivù di Stato farà un bel bagno d’ascolti nella finalissima di domenica 30 luglio a Udine. Mandi mandi.