L’intervista immaginaria al Martelli della Banda Osiris

Toc toc. Chi è che bussa al mio convento? “Sono Marco Martelli”. Marco chi?Marco Caco? “No, Martelli”. Di Martelli conosco Claudio, il delfino di Craxi sempre con il garofano rosso all’occhiello. Senza-titolo-2“No, io sono Marco. E ho la barbetta sotto il mento”. Come le caprette? “Mi vuoi prendere per il cesto?”. In vita mia non ho mai preso in giro nessuno e non comincerò certo adesso da te che non conosco. Però dimmi lo stesso: oltre alla barba hai anche le corna? “Come ti permetti?”. Scusami, ma ero sopra pensiero: stavo pensando a Heidi e alle sue caprette sui prati tra i monti. “Ma allora mi apri o non mi apri la porta?”. Per la verità io non apro mai agli estranei. “Forse non hai ben capito: sono Marco Martelli”. Ho capito, mica son sordo, ma il tuo cognome non mi dice niente. “Ho fatto anche il giornalista”. Dove? “A Repubblica”. Mi spiace, ma non ho mai avuto il piacere di leggerti. Eppure compro Repubblica da 35 anni. “Mi ci ha portato Walter Fuochi”. E con questo? “So che lo conosci molto bene”. Non bene, di più. E’ bravissimo e amico del cuore di Ettore Messina. L’Orso Eleni lo chiamava ’o spione perché diceva che veniva a cena con noi e poi andava a raccontare tutto a quelli della Banda Osiris. “Ma se dice che la Banda Osiris non esiste?”. A te forse Walterino lo dice, ma a me che l’ho inventata non s’azzarda nemmeno a mettere in dubbio che anche nel basket non esista da anni una immensa cupola. “E’ proprio di questo in verità che volevo parlarti. Basta che mi apri”. Prego, accomodati. “Grazie. Io sono Marco Martelli”. Questo l’ho capito. “E faccio il diesse, anzi il digi alla Junior di Cerutti. “Di chi? Di Cerutti Gino quello che poi tutti al bar del Giambellino chiamavano il Mago? “No, di Giancarlo Cerutti, presidente di Casale Monferrato”. Ah, giusto. E chi vi ha eliminato ai playoff? “Veramente ci siamo salvati, ma bene”. Questo lo dice pure Villalta in serie A, ma non sarebbe stato male se Bologna avesse fatto un po’ meglio del terzultimo posto. O mi sbaglio? “Non lo so. Però io sono venuto qui perché mi hanno detto che solo tu puoi iscrivermi alla Bandissima”. E’ vero. Però ci vorrebbe qualche pezza d’appoggio. “Ce l’ho. Eccola qui: è l’intervista che ho rilasciato l’altro giorno a DailyBasket”. Leggimela, per favore, perché sono senza occhiali. “La scintilla scoccò con Flavio Tranquillo: lui m’insegnò a vedere il basket assieme ad Andrea Bassani”. Basta così. Ora ricordo: sei il Martelli che ha fatto fuori due anni fa Paperoga. “Sì, proprio io”. Ma bravo. Potevi dirmelo prima e comunque stai tranquillo: da oggi fai parte anche tu della Banda Osiris. “Sul serio? Non so come ringraziarti”. Figurati. Però, già che ci sei, fammi tu adesso un favore. “Se posso”. Dillo anche a Matteo Refini che pure lui finalmente è uno della band: so che ci teneva così tanto…