La Juve che non c’è più: troppi soldi e spesi male

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Prima della rasoiata di Hetemaj, avrei ancora detto Juve. Adesso non so più cosa pensare. Anche se ha ragione quell’eterno meraviglioso monello di Lorenzaccio Sani: in fondo un punto con la prima in classifica, il Chievo, non è mai da buttare. Pure Roberto Beccantini, il Bec, un altro numero 1, prova a sdrammatizzare scrivendo a caldo su facebook: la squadra di Maran sembrava Roberta Vinci e quella di Allegri la smarrita Serena Williams. Io per la verità ho tifato Flavia Pennetta, ma questo non c’entra. L’importante è che due tenniste delle nostre Puglie si siano ieri meritate la straordinaria apertura in prima pagina sul Corriere della sera. Un po’ di tregua ai poveri profughi, “Sconti Ue per chi li accoglie”, può a volte anche non far male. Mentre quel che dice Lotti,Pd, è il momento di decidere”, importa invece molto meno, per non dire poco o niente: lo capissero anche i direttori dei quotidiani magari (forse) venderebbero anche più giornali. La gente è stufa della politica e di chi la fa. E poi Lotti chi sarebbe? Di nome fa Luca ed è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Buona a sapersi. E scusate l’ignoranza, ma preferisco tenermi strette Flavia e Roberta e rileggermi l’incipit dei pezzi del grande Gianni Clerici ieri e oggi su Repubblica, sempre in prima. Ieri: “Stappiamo lo champagne, mi dice mia moglie. Meglio lo spumante, rispondo io, mentre mi sento curiosamente patriottico”. Oggi: “Non avevo mai visto, nella finale di un Grande Slam, due ragazze sedute a chiacchierare sorridendo come se avessero appena finito una partita di club”. Le due ragazze ovviamente sono la Vinci e la Pennetta. Che il dottor Divago ha ricordato adolescente a Bari “bella come un’attrice tipicamente mediterranea, diciamo Antonella Lualdi, che tirava dritti e rovesci quasi fosse la Evert”. Pure io ho detto alla mia Tigre di mettere una bottiglia di prosecco in frigo: prima di cena vorrei brindare all’Italia di Simone Pianigiani promossa ai quarti dell’Europeo di Lille. Con Israele non sarà facile. E non lo dico per scaramanzia: la Repubblica Ceca ha in fondo appena eliminato la Croazia che pure era favoritissima. Cade rovinosamente Lorenzo e la gente applaude sotto la pioggia: è in questi frangenti che mi vergogno d’essere italiano. Vince Marquez, mentre Valentino è solo quinto nel GP di San Marino, però ora ha in tasca il titolo mondiale numero dieci. Immenso e unico. Sulle due ruote, ma senza motore, è andato fortissimo anche Fabio Aru che ha conquistato la Vuelta di Spagna. Sì, d’accordo, ma la Juve? Preferirei riparlarne domani: oggi sono ancora troppo confuso. Come del resto Acciuga Allegri che sta sbagliando formazioni e moduli a nastro. Certo è che è una Signora omicidi davvero irriconoscibile alla quale non riesco a capire cosa stia succedendo se Marchisio e Morata sono da 4 in pagella, Sturaro non sta in piedi, Pogba è di una strana modestia infinita e il meno smarrito di tutti a centrocampo è l’ultimo arrivato, Hernanes, che io comunque avrei lasciato volentieri all’Inter. Ecco, forse Marotta e Paratici si sono improvvisamente trovati con troppi soldi da spendere come non era mai capitato a loro negli altri cinque mercati bianconeri. E non dico che li abbiano buttati via, ma magari li hanno spesi male. Anche se i peggiori sono stati anche con il Chievo i vecchi e non i nuovi. Mentre di Rugani e Zaza non si hanno più notizie: giocano ancora nella Juve?