Giofrè star della seconda convention della Banda Osiris

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Devo assolutamente trovare un posto per Simone Giofrè tra i cento della Banda Osiris. Di cui vi ho dato l’elenco ufficiale a metà del mese scorso. Un massone sopra l’altro. Da PantaLeo Dell’Orco, per il quale ho ideato un nuovo nomignolo che spero gli sia gradito, a Zio Aurelio De Laurentiis che in effetti c’entra con la pallacanestro come i cavoli a merenda e così sapete cosa faccio? Mi tolgo subito il pensiero e lo sostituisco proprio con il direttore sportivo della Happy Casa, 41 anni, canturino, che si è legato a Brindisi, come del resto Frank Vitucci, per altre tre stagioni. A Dio piacendo. Giofrè, solo con una effe, è stato eletto a maggio dirigente sportivo dell’anno in Italia. E questo già vi spiega come è messo il basket oggi nel Bel Paese. In verità il premio per lo straordinario campionato disputato dalla squadra del SottoMarino Fernando se lo sarebbe indiscutibilmente meritato il mio Paisà di Cannaregio, ma si sa come vanno queste cose nel nostro piccolo mondo dove la metà dei tecnici di serie A sono rappresentati da Virginio San Bernardi. Il quale una volta in cui ha deciso che il suo protetto, MaraMeo Sacchetti da Altamura, dovesse rivincere il premio di miglior allenatore del 2019, poi non ci sono stati più santi né madonne. Anche perché è pure giusto sottolineare che Frank Vitucci ha come agente Riccardino Sbezzi che è come cane e gatto con San Bernardi. Detto questo, magari vi viene da domandarvi, curiosi come siete, per quale ragione con questo caldo mi è venuto in mente di parlarvi di Simone Giofré che se è davvero bravo, come raccontate, dovrebbe allora facilmente riuscire a convincere Pietro il grande Aradori, ripudiato da Sasha Djordjevic e dalla Virtus del Tagliateste, ad andare a giocare con l’Happy Casa che oltre tutto, rispetto alla Fortitudo, che pure lo vorrebbe, partecipa ad una coppa europea che non sarà l’EuroLega ma è pur sempre la Champions conquistata l’anno passato proprio da lui che delle vu-nere di Bologna era il capitano. D’accordo, adesso ve lo confesso. Ma prima vi dico per non lasciarvi più sulle spine, che pungono soprattutto sulle chiappe chiare, come ho deciso di chiamare Dell’Orco non potendo ancora prevedere se sarà un presidente buono o cattivo dell’Armani. Di sicuro conterà poco o niente. Dal momento che a Milano tutto fa e disfa Ettore Messi(n)a. E comunque lo chiamerò Orco Can. Che è un’esclamazione di meraviglia molto usata dalle mie parti e quindi anche da Napoleone Brugnaro. Tornando invece a Giofrè, il motivo per il quale l’ho tirato oggi in ballo, e gli ho assegnato il numero 100 di tessera al posto dell’insopportabile padrone del Napoli, è che ha accettato entusiasta d’essere uno dei relatori del meeting di due giorni a metà settembre che, come l’anno scorso, e grazie ai buoni uffici dell’amico Mario Ghiacci (099), si terrà all’Allianz Tower di Milano. Massì, la solita pizza a pagamento un po’ caruccia (150 euro) sfornata dai soliti noti (Bassani-Bernardi-Chiabotti da sinistra a destra nella foto), ma per favore chiamiamola almeno come la si mangia: seconda convention della Banda Osiris e non pomposamente Meet the best che non è una quattro stagioni e nemmeno una capricciosa con i capperi e le acciughe. Difatti, non sapendo bene di cosa si tratti, a questo workshop, al quale non parteciperanno nemmeno il presidente onorario Ciccioblack Tranquillo (001) e i suoi sottopancia di Sky, interverrà anche Paulius Motiejunas, numero uno dello Zalgiris Kaunas, appena premiato miglior dirigente dell’anno da Jordi Bertomeu che sarà l’ospite d’onore del convegno. Sempre che il boss dell’EuroLega nel frattempo non abbia altri impegni. Mentre di sicuro dal pulpito parleranno Claudio Coldebella (033) e Cinzia Zanotti, allenatrice della Geas e moglie di Roberto Galli (050), braccio destro di San Bernardi che ovviamente spinge perché lei diventi cittì della nazionale femminile dopo che Giannino Petrucci ha dato un calcio sul sedere a Paperoga Crespi (008) e non sa a chi passare la patata bollente. Ne riparleremo: da qui al 13-14 settembre c’è più di un mese. E magari anche il Mondiale di Cina che si chiuderà il 15. A proposito del quale stasera l’Italia con Marco Belinelli (039) le ha incredibilmente prese (70-72) dalla piccola Russia nel torneo di Verona. Poco male. Se non fosse che di Ciccioblack e Pessina (005) ne ho già le palle piene. E più ancora di Paul Biligha (084) che sempre un bandaosiris è. E non mi sbaglio.