L’Armani in Europa è ormai diventata una comica

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Non resta che riderci sopra. O no? Cena di Natale dell’Armani tra una sconfitta e l’altra in EuroLega. I due lituani si sono seduti a tavola uno accanto all’altro. Parlottano tra loro. Kalnietis fa a Gudaitis: “Scusa, Arturo, ma hai visto qualche volta quello ridere?” e indica Dada Pascolo. “No, mai”. “Neanche a Pasqua?”. “Nemmeno per sbaglio”. “Scusa, mi passi il sale che questa tartàre di tonno mi sembra un po’ sciapa”. “Subito”. “Grazie, ma non serve che mi bisbigli nelle orecchie: qui nessuno sa mezza parola di lituano”. “Ti sbagli: la cognata di Cinciarini conosce tutte le lingue del mondo”. “E legge tutto”. “Sì, anche il blog di Pea”. Siamo al panettone. Con le uvette e i canditi. “Scusa, ma quello che è seduto di fronte a me chi è?”. “Mantas, vuoi forse prendermi per il sedere?”. “Non mi permetterei mai. Anche perché, se non prendi tu i rimbalzi, stiamo freschi. Ma ti giuro: prima di stasera non l’ho mai visto”. “Vuoi scherzare?”. “Ti sembra forse, caro Arturas, che sia questo il momento di scherzare”. “Direi proprio di no. Se non siamo ultimi in classifica poco ci manca”. “Ci manca solo che perdiamo prima di Capodanno in casa anche con la Stella Rossa”. “Te lo ripeto: vuoi scherzare?”. “Hai ragione: è la peggior squadra dell’EuroLega nel tiro al bersaglio. Però non si sa mai. E comunque dimmi: chi è quel moretto?”. “Ma se gioca con te da una stagione e mezzo”. “Mi spiace, ma non l’ho mai visto prima”. “Stupido. E’ Awudu Abass”.  “Con due esse?”. “Sì, con due esse. Non avrai mica per caso bevuto?”. “Ma per chi mi prendi? L’Armani è molto cambiata dall’anno scorso”. “Dici? A me per la verità non sembra”. “Cosa ne vuoi sapere tu che sino a pochi mesi fa giocavi ancora nel Lietuvos”. “E non sai quanto mi divertivo?”. “Lo immagino”. “Mentre adesso non vedo l’ora che finisca l’allenamento per scappare a casa”. “Da tua moglie?”. “Certo”. “Lo so che sei un bravo ragazzo, però questo Abass da dove salta fuori?”. “Giocava a Cantù assieme a Feldeine e con te è a Milano da un anno e mezzo”. “Ora ho finalmente capito perché prima di questa cena lui e io non ci eravamo mai incontrati pur calzando le stesse scarpette rosse e vestendo ingloriosamente la stessa maglia. Lui gioca in campionato, mentre io solo in Eurolega”. “E allora presentatevi che la facciamo finita”. “D’accordo, ma è vero che Jefferson prende centomila dollari al mese”. “L’hanno raccontata anche a me, ma non ci posso, né voglio credere”. “Ed è pure vero che ad agosto tornerà Alessandro Gentile?”. “Sì, ma in quale film?”. “In un cine-panettone di Natale con De Sica e Boldi, Pianigiani e Proli”. “E Giorgio Armani?”. “Lo chiudo in una piramide del Nilo”. “Perché”. “Perché così non ci viene più a vedere al Forum e non si domanda: ma dove sono finiti tutti i miei soldi”.