Calcio follia: il Cittadella è primo ma lo beffa Novellino

Schermata 2017-12-09 alle 18.16.34Succede. Ed è successo. In serie B. A Cittadella. Avellino in dieci dall’inizio della ripresa. Sull’1-1. Reti di Chiaretti (7’) e di Laverone (38’). Quando Suagher si fa espellere per un fallo di reazione ad una manata di Benedetti. Cerco su Wikipedia dove è nato questo biondissimo Suagher. Non è svizzero-tedesco e neanche scandinavo, ma bergamasco di Romano di Lombardia. Quindi italianissimo. Mi spiace per lui. Venticinque anni, difensore di fascia, prometteva bene, nazionale azzurra Under 19-20-e-21, ma poi si è rotto il crociato del ginocchio destro. Succede. E ora gioca in prestito dall’Atalanta nell’Avellino di Walter Alfredo Novellino detto Monzon. Un amico dai tempi del Milan della stella di Liedholm e Rivera, ma anche delle due retrocessioni dei rossoneri in serie B. Succede. Ha allenato anche il Venezia di Maurizio Zamparini e della promozione degli arancio-nero-verdi in serie A nel 1998. Cenava spesso a casa mia: andava matto per il pesce che gli preparava la Tigre e diceva a tavola che lui “era studiato, altro che i miei colleghi, anche se ho fatto le elementari in Brasile”. Il Cittadella della famiglia Gabrielli e di Stefano Marchetti, da una vita vecchia volpe dei giallo-granata, è una squadra che ho sempre seguito con piacere. Fosse solo per antitesi con i padovani che non la possono invece vedere. Ricordi che vanno e vengono. Dolcissimi. Aspettando in tranquillità Juve-Inter. Dunque cartellino rosso per Emanuele Suagher. Che Luca Boschetto (Sky) insistentemente ha visto giallo: non sarà mica per caso daltonico? Lupi sotto assedio. Finchè Radu, il portiere degli irpini, alla mezzora della ripresa stende in uscita quella biscia di Kouame che viene dalla Costa d’Avorio e chissà dove il diesse Marchetti è andato a pescare. Rigore che capitan Iori non sbaglia. 2-1 per il Cittadella che così raggiunge Parma e Frosinone in testa alla classifica. Ma non è ancora finita. Perché c’è un altro calcio di rigore in favore della capolista virtuale nel secondo dei quattro minuti di recupero dopo il novantesimo. Stavolta è Di Tacchio a far volare a gambe all’aria il bomber Litteri. Che si prende il pallone sotto braccio e non vuol sentir ragione dal suo capitano: tiro io dal dischetto degli undici metri. Ma bravo. Radu gli respinge con i piedi la massima punizione. Succede. E’ capitato anche a Dybala. Che stasera non gioca dall’inizio. Ha ragione Acciuga Allegri, contestato da Alex Del Piero. Contropiede dell’Avellino. Castaldo per Laverone che di nuovo va a segno dal limite dell’area con un rasoterra a fil di palo. Palla al centro e subito triplice fischio dell’arbitro Giua da Pisa. Il Cittadella, ventimila abitanti, non è più primo, ma sesto, un punto in più comunque del Venezia di Super Pippo Inzaghi. Dicono che questo è il calcio. Ma vallo a spiegare a Roberto Venturato, l’allenatore dei veneti, figlio di emigrati, che è nato a Atherton. In Australia. Peccato perché sarebbe stata davvero una bella fiaba.