Ryder e Real a Roma, il Bayern alla povera Signora

boschi

Dietro Front: è il titolo del giorno e di Sky Tg24 che, se non esistesse, bisognerebbe inventarlo. Un lunedì mattina intensissimo di notizie buone e cattive. Comincio da quelle buone. Il Front National di Marine e Marion Le Pen è stato respinto senza nessuna perdita da parte dei vincitori: sette regioni ai repubblicani di Sarkozy, cinque ai socialisti e la Corsica agli indipendentisti. Travolta l’estrema destra: almeno la Francia (per ora) è salva e libera. E il Bel Paese? Non è messo molto meglio con Salvini, Brunetta e Grillo, la Meloni e la Santanchè, ma nel frattempo mi domando: dov’è finita Alessandra Mussolini che non vedo più in televisione? Perché nemmeno riuscite a immaginare, non sto scherzando, quanto mi manchino le sue ostinate reprimende contro i facili costumi degli italiani di sinistra. Uno Stivale rigonfio di populisti, qualunquisti, neofascisti, irresponsabili, ladri e mafiosi. Per non parlare dei guerrafondai di Cinque stelle ai quali non va mai bene niente per partito preso, ma, se poi devono governare come a Livorno, s’aggrovigliano nella rete accapigliandosi, non sanno più quali pesci prendere e intanto la città di Max Allegri è sepolta dai rifiuti ed i brutti odori. Peggio che a Napoli. Per la verità neanche la Leopolda mi piace da impazzire dopo che ho saputo che non è un bel pezzo di figliola, generosa e florida, ma solo un’ex stazione di Firenze che sta cadendo a pezzi. Dove al massimo si ferma il treno del Boy scout e la Svampita, cioè di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Magari prima di deragliare per la storia delle quattro banche, tra cui l’Etruria, salvate dal decreto del (loro) governo. La jena della Stampa ha provato a riderci sopra: “Sopra la banca la capra campa. Sotto la banca la Boschi crepa”. Ma c’è ben poco da ridere. E non tanto perché l’antipaticissimo Roberto Saviano ha chiesto le dimissioni del ministro, che ha il padre che era vicepresidente di Banca Etruria, quanto per la famiglia del pensionato che si è ucciso dopo aver saputo che la banca si era mangiata tutti i suoi risparmi. L’altra buona notizia del giorno sarebbe che Roma ospiterà la Ryder Cup del 2022 al Marco Simone Golf & Country Club, circolo capitolino di proprietà della famiglia Biagiotti. Battuta la concorrenza di Austria, Germania e Spagna, la prestigiosa sfida biennale tra l’Europa e gli Stati Uniti d’America, seguita giornalmente in tivù nel mondo da oltre mezzo miliardo di appassionati e assegnata oggi all’Italia, rappresenta uno storico successo per la Federgolf del tenace Franco Chimenti, anche preside della facoltà di farmacologia alla Sapienza, ma come si fa a gioire se poi a mezzogiorno nel sorteggio di Nyon alla Roma del sergente Garcia capita il Real Madrid di Benitez e alla Juve va peggio ancora? Ovvero il Bayern Monaco di Guardiola, ma soprattutto di Lewandowski che segna un gol a partita quando gli gira proprio male. Vale a dire: addio Champions, addio finale di San Siro. Fuori già agli ottavi. Senza scomodare i santi e le madonne che torneranno buoni semmai per la corsa tricolore. E senza prendervela con quel povero cristo di Xavier Zanetti che dalla sfera di cristallo ha estratto la pallina bavarese per i bianconeri. Più sfigato di un’interista in Italia c’è solo Fracchia. Ma nemmeno. Mentre Fabrizio Rondolino ha scritto sull’Unità: “La verità è che Travaglio è innamorato pazzo di Maria Elena”. E magari non è una bufala.