Nella calza del basket tanto carbone anche a Milano

carbone

Aldo, Giovanni e Giacomo mi ricordano molto Stanko, Robbie e Milan. Ovvero Barac, Hummel e Macvan. Credo infatti che Portaluppi de Lupis più brutti di così non li avrebbe potuti trovare. E per questo il mio voto è confermato: quattro. A meno che non mi confessi che è stato il Livido Proli (5) a volerli, oltre che francescani o seminaristi, anche possibilmente mostruosi. Così tutte le donne di Milano non avrebbero avuto alcuna attrazione verso di loro. Un taglio netto al passato e ai Moss (7), gli Hackett (7.5) e i CamoMelli (7) che facevano sempre le ore piccole all’Hollywood o al Nepentha. O almeno questo mi hanno raccontato e sinceramente non so se poi fosse vero. Di certo quell’Armani della movida mi piaceva di più. E questa? Mi diverte molto meno e deve ancora vincere qualcosa. Intanto ha perso la SuperCoppa ed è uscita al primo turno dall’Eurolega come non le era quasi mai successo prima. In più, anche se non conta nulla, ha perso persino il titolo di campione d’inverno a favore di Reggio Emilia (8). Un bauscia mi ha scritto rimproverandomi d’essere stato largo di manica con Proli e Portaluppi. Non credo. Entrambi sono sicuri di vincere Coppa Italia, scudetto e Eurocup e quindi è ancora presto per bocciare la stagione dell’Olimpia e tutti quelli che l’hanno costruita tanto brutta e tanto umile intorno al Alessandro Gentile (7+) che quest’anno, per mettersi al passo con gli altri, va sempre a nanna prima di mezzanotte, ha fatto pure lui voto di castità sino al 30 giugno e beve solo acqua minerale. Naturalmente senza gas. Semmai sono stato generoso con l’intoccabile Gelsomino Repesa. Lo ammetto e difatti gli abbasso il 5 — a 4 e mezzo. A meno che almeno lui non mi confessi chi gli ha fatto quest’estate una squadra così scarsa con oltre dieci milioni di euro e chi finalmente gliela sta tentando di correggere per salvare il salvabile. Mentre non dovete dirmi la ragione per la quale i giornali, a parte Repubblica, hanno fatto finta di nulla di fronte ai disastri autunnali dell’EA7: non vorrete per caso che di questi tempi rinuncino alla misericordiosa pubblicità dell’Armani? Sarebbero matti da legare. E’ arrivata la Befana. Come canta la filastrocca. Anche a casa mia. Poco prima dell’alba. Difatti Rocco, di ritorno dalle Maldive e ancora sfasato dal fuso orario, si è svegliato presto e ha voluto aprire la calza che fuori era buio. “Nonno, ma quanto carbone hai nella tua calza?”, mi ha chiesto allarmato e allora ho dovuto spiegargli che non era per me, ma per gli amici del basket. L’avrò convinto? Non credo proprio e comunque, già che ci sono, devo precisare un paio di cosine. Per esempio l’otto (e non nove) a Max Chef Menetti, il miglior allenatore del 2015. Perché non può mettersi la mano davanti alla bocca per parlare con un suo giocatore, e per non farsi capire dal nemico, quando è microfonato da Sky che gli registra anche i sospiri. Così come è vergognoso che la Gazzetta, dopo per snobbato sino all’altro ieri l’Eurocup, dando a malapena i risultati, oggi le dedichi addirittura una pagina intera. Non sarà mica perché adesso è entrata in gioco l’Armani che stasera affronta l’Alba a Berlino (diretta dalle 20 su Sportitalia)? E ora avanti con il carbone. Cominciando dalla coda. Capo d’Orlando 3: eutanasia. Virtus Bologna 4: soprattutto bugiarda. Varese 4,5 e 5 pure a Paolo Moretti. Brindisi 4: fischiatissima. Avellino 5: può fare assai meglio. Venezia 5-: spilorcia. Sassari 4: una tragedia, ora le prende persino dagli ungheresi. Ma anche qualche caramella. Cremona 9: non poteva far meglio. E 8 a Pancotto più dolce del pandoro. Sette e mezzo a Trento (un esempio) e a Pistoia (lieta sorpresa), ma anche 6 a Pesaro e Torino (in ripresa con Frank Vitucci 7) che si salveranno: scommettiamo? Come sono anche convinto che Cantù (4.5) conquisterà i playoff e che Abass (7.5) andrà in nazionale. Altro che Gino Cervi (5.5). E chiudo tirando a malincuore le orecchie a due miei pupilli. Ovvero a Stefano Tonut (6–): troppo timido. E a Ricciolino Della Valle (comunque 7): non si può andare a certe trasmissioni e sbadigliare mentre pontificano il Gufo con gli occhiali (2) e lo Scimmiottino (2) che fa sempre sì con la testa anche quando sta pensando ai cavoli suoi o a sua nonna in carriola.