Scandalo: un arbitro di Brescia-Trieste (playoff A2) bestemmia in diretta su Italbasket

mor

Non mi crederete mai, e probabilmente fate bene, ma vi giuro che ieri sera, come promesso, e poi non venitemi a dire che non sono di parola, ho visto Brescia-Trieste su Sky preferendola alla diretta di Real-Juve su Canale 5. Sono malato di pallacanestro? Non escludo nemmeno questo. E sarò anche figlio di buona donna e di Bastiano, sì proprio quello che fa tutto il contrario di tutti, ma non sopporto Sandro Piccinini che, per carità, non mi ha fatto nulla di male, ma sto già male al solo pensiero che per i tre prossimi anni sarà lui a commentare (incredibile!) la Champions dei bianconeri con Aldo Serena in esclusiva su Mediaset Premium. Se invece pensate che vi stia prendendo in giro, mettetemi subito alla prova facendomi pure tutte le domande che volete sulla quinta partita dei quarti dei playoff di Goldsilver terminata con il successo per 69-55 della Centrale del Latte che così in semifinale affronterà da domenica al meglio dei cinque match la (mia) favorita Torino. D’accordo, questo avrei potuto averlo letto stamane anche sulla Gazzetta. Dove il basket intanto è scivolato in 49esima pagina. Dopo il Ghiro d’Italia. Che non sapevo nemmeno che fosse iniziato. E passi: lo organizza la Rosea. Ma anche dopo il tennis e l’irascibile Fabio Fognini che non ha passato oggi il terzo turno degli Internazionali d’Italia. Dopo la pallavolo e lo scudetto di Trento: chapeu. E persino dopo i motori, la pallanuoto, l’hockey pista e la pallamano. Che avrà anche più schemi della nostra pallacanestro prigioniera del suo pick and roll, servito in tutte le salse, come dice il più grande di tutti. Ovvero Boscia Tanjevic: e chi se no? Però ugualmente la palla nel cestino non si merita, in tempi di playoff e di final four d’Eurolega, di finire sulla Gazza malvagia solo prima degli scacchi e del golf. Con Tiger che tradisce la Vonn. E allora? Che notizia sarà mai? No, non sto assolutamente menando il can per l’aia. E se comunque ancora non mi credete quando vi giuro che ho visto Brescia-Trieste in diretta su Italbasket Fip, eccovi le prove che taglieranno la testa al toro. Chi era seduta in seconda fila dietro a Cesare Pancotto che saluto e al quale rinnovo i miei più sinceri complimenti? Una bionda mozzafiato, tutta riccioli e due pere indimenticabili. E chi era l’opinionista di Niccolò Trigari per l’occasione? Il mio caro Orate Frates, laureato in architettura, al quale posso muovere solo un paio d’appunti. Il primo d’aver detto che non c’era fallo di Brownlee su Tonut quando nel replay dell’azione si è rivisto l’americano di Brescia che azzannava l’ulna e il radio dell’avambraccio del povero mulo di Trieste. Il secondo che non si dice “Brescia è tanti anni che non s’affaccia più al palcoscenico della prima lega”, ma piuttosto “Brescia sono tanti anni in cui” e blablabla. Se invece volete proprio che quest’asino bugiardo e senza laurea vi spezzi il capello in due, vi racconto quel che è accaduto a 3’18’’ dalla fine del primo quarto con Stefano Tonut ancora a terra sul parquet stavolta con la caviglia tra i denti di Loschi e Niccolò Trigari con le mani tra i capelli che urlava disperato: “Non fateli più parlare”. Purtroppo non mi scappa quasi mai niente, mentre a qualcuno è scappata in diretta una bestemmia che, anche nel frastuono del pala-bunker, si è sentita sino a casa mia. Tutta colpa di chi ha voluto, per un eccesso di zelo, microfonare gli arbitri e di chi in regia ha aperto anzitempo l’audio. Ora nulla più mi scandalizza, ma che la cosa sia potuta accadere a TeleGiannina, ovvero proprio alla tivù della federbasket tanto cara a Petrucci, se da una parte mi fa sorridere, dall’altra non può fare che clamore e scandalo. Perché a bestemmiare è stato senz’altro uno dei tre fischietti dell’incontro che erano Mauro Moretti, 41 anni, kinesiologo di Marsciano, in provincia di Perugia, Antonio Migotto, agente immobiliare di Agordo (Belluno), e Luca Bonfante, 31enne di Lonigo (Vicenza). Ma non faccio la spia e non vi dico chi dei tre sia stato. Di certo non aveva l’accento veneto quando è corso al tavolo lamentandosi trafelato che “il fischietto in tribuna non deve fischiare, altrimenti sospendo la partita”. Mi sa tanto invece che sarà lui ad essere molto presto sospeso. E a lungo. Mentre Citofonare La Monica è stato meritatamente bocciato dall’EuroLega e nessun italiano è stato designato a dirigere le final four di Madrid che cominciano domani con Cska-Olympiacos e Real MadridFenerbahce. Che ce l’abbiano coi nostri arbitri? Non credo, per quanto siano purtroppo mediamente scarsi. Forse piuttosto col sindaco di San Felice Circeo che ha appoggiato la Fiba e che presto nominerà Cerebuch designatore per la serie A. E nessuno vorrebbe essere al posto del Guerrino triestino che dovrà fare tutto quello che gli ordinerà di fare il buon Giannino.